Der Bischof von Münster, Johann Georg Müller, unterstützt die Pläne des August Krahé zur Etablierung einer Waffenbruderschaft zum Schutz des Papstes. Er kennt Krahé seit langem persönlich und kann ihn und seine Pläne wärmstens empfehlen. Müller legt außerdem ein Empfehlungsschreiben für Krahé bei.
Deutsch und Italienisch.
Beilage: Empfehlungsschreiben von Bischof Johann Georg Müller für August
Krahé. Münster, 22. Dezember 1853.
Verweis auf A3 XXI
D290.
Hochgebietender Herr Minister,
Hochgeborner Herr Graf,
Hochzuverehrender,
gnädigster Herr!
Da Euer Excellenz meine geringe Person in einer von dem ehemaligen Referendar
August Krahé angeregten
Angelegenheit bereits genannt worden ist, so wollen Hochdieselben es gnädigst zu
gut halten, daß ich mir die Freiheit nehme, in diesen ehrerbietigen Zeilen
Hochderselben zu nahen. Der Gedanke des Krahé, welchen Euer Excellenz vortragen zu dürfen er die Ehre
hatte, erscheint mir so beachtenswerth und die Persönlichkeit des Krahé kenne ich als so trefflich, daß ich eine
Genugthuung darin erkennen würde, ihm und seiner Sache irgend förderlich seyn zu
können. Es sey mir daher erlaubt, ein Actenstück in authentischer Ausfertigung
ganz gehorsamst beizufügen, welches ich zu Gunsten des Krahé bereits vor einem Jahr auf dem Grund
einer großen Anzahl glaubwürdiger Zeugnisse und meiner eigenen Kenntniß
ausgestellt habe und welches mit andern die Sache betreffenden Schriftstücken
auch dem Heiligen Vater vorliegt. Ich
bedauere es recht sehr, daß es mir in anderer Weise zunächst versagt ist, dem
Krahé und seiner Idee zu dienen. Die
Verpflichtung zum Militärdienste, der er jetzt in seinem Vaterlande genügen muß,
wird ihn leider, solange dieselbe währt, von dem Plane, dem er dienen möchte,
fern halten.
Indem ich mich glücklich schätze, diese Veranlassung zu haben,
um die Genehmigung des Ausdrucks der tiefsten Verehrung zu bitten, welche gegen
Hochdieselben mich erfüllt, habe ich die Ehre mich ehrerbietigst zu
nennen
Euer Excellenz
ganz gehorsamsten Diener Joh. Georg Müller
Bischof von Münster
Hildesheim, den 13. October 1854
Münster, lì 22. December 1853
In nome di Dio amen.
Presentandosi in questa Curia Vescovile di Munster il Signor Augusto Krahe, cattolico, nativo di
Geilenkirchen nell’arcidiocesi di Colonia, il quale però attualmente si
ritrova nella stessa città di Munster
come impiegato al tribunale civile; e promuovendo egli istanza, onde
volergli concedere un attestato relativo alla sua condotta religiosa, ai
suoi costumi e talenti, non che al suo carattere: il sottoscritto Vescovo nell’annuire
a quanto supplicava il predetto Sig. Augusto Krahe, fece esibire
nell’anzidetta Curia un sufficiente numero di testimonianze, richieste in
quei luoghi, dove il Sig. Augusto Krahe asseriva essersi tratenuto dai primi
anni della sua vita, cioè a Duren, a
Bonna, a Berlino, in Posnania, a
Colonia ed a Munster. In vista dunque di tali
testimonianze, della cui autenticità non vi resta luogo a dubitare, giacché
non solamente sono verificate con mano e sigillo di publiche persone
ecclesiastiche abbastanza conosciute in questa Curia, ma eziando per gran
parte consistono in deposizioni di quelle stesse persone; in vista ancora
della gravità de testimoni, fra quali si contano nomi illustri, come quello
del Sig. Barone Haza-Radlitz,
del Riv. Sig. Kolping ed altri,
considerando finalmente quanto intorno al Sig. Augusto Krahe asseriscono
ecclesiastici ben noti della città di Munster; il sottoscritto Vescovo si
crede in grado di attestare ed attesta volentieri come siegue.
Augusto Krahe incominciando dal tempo,
dove frequentava le scuole del ginnasio a Duren, sapeva unire ad una
lodevole dottrina nella sua fede cattolica una vera e profunda religiosità:
alla quale pure cercava di confermare con istudio continuo le sue azioni. Il
che non venne diminuito mentre stava per assolvere il corso di
giurisprudenza all’università di
Bonna; anzi in quest’ ultimo luogo appariva sempre di più,
perfino alle minutezze, il suo intimo zelo ed il suo favoroso amore per la
santa chiesa, cosi che non mai esitava nel difenderla pubblicamente. Quei
medesimi tratti di un animo profondamente religioso verificavansi, quando
egli soggiornava a Berlino, di modo che,
fra altri, ancora membri esimi del clero dicono averlo stimato in
particolare per la sua pietà lontano da qualunque ipocrisia, non che per le
sue scienze teologiche. A tutto ci dove aggiungere, che stanti le
testimonianze del Sig. Barone
Haza-Radlitz e sua famiglia, del Rev. Sig. Kölping e di altri esemplari
ecclesiastici, come pure di tante persone eccellente per la loro fama e
carica, il Sig. Augusto Krahe più tardi nel trattenersi a Colonia ed a Munster sempre ugualmente continuava a mostrare lo stesso
zelo per la santa cattolica religione e principalmente un vivo rispetto per
la santa Seda Apostolica, mentre i suoi costumi illibati e la vita lontana
dai viziosi piaceri del mondo recavano la prova, che tali sentimenti in
realtà procedevano dall’intima persuasione del cuore.
Quant’ai talenti
del Sig. Augusto Krahe pienamente
convengono tutti i richiesti testimoni, dei quali non solamente la maggior
parte si deve ritenere come capace a formarne un competente giudizio, ma più
d’uno ancora gode qualche fama nel mondo letterario; tutti dunque
convengono, che egli insieme con varii e ottimi talenti fa vedere un
giudizio ben prattico e sagace, una rara acutezza d’ingegno principalmente
nelle dispute. Per cui con facilità seppe assolvere i suoi studi ed esami e
comparavasi un sapere non comune tanto in ordine alla giurisprudenza, quanto
in altre discipline e scienze positive. È degno però di nota speciale, che
egli inclinava sempre alla scienza militare, siccome quel gusto conviene
ancora molto calla sua positura.
Al suo carattere finalmente concordano
i testimoni doversi attribuire una distinta gravità e fermezza, così che
egli dirigendosi una volta ad uno scopo ritenuto da lui per buono e nobile,
nulla neppure la più grande difficoltà potrebbe rimuoverlo ed abbatter il
suo cuore. Il che si mostra in modo particolare nel resistere ai piaceri
vietati o pericolosi del mondo, giacché comunamente si loda la sua purità e
candidezza nei costumi, la schiettezza e lealta nel trattare con altrui.
Però a forza dei sentimenti religiosi viene modificato quel carattere serio
per una non mediocre generosità, la quale ama a sacrificarsi pel bene del
prossimo. Così egli era stimato da tutte, et tutte cercavano la sua
amicizia. Si aggiunge l’accuratezza in qualunque cosa ed una certa regola
strenuamente osservata nel vivere e nel fare.
Tanto a favore del Sig.
Augusto Krahe con propria mano e
sigillo attesta e ne ha indubia fede
Il vescovo di Münster
Giovanni Giorgio Müller